Sintonie dal limite est
Che poi, il mio destino non è molto diverso dal tuo –caro cavernicolo. Però: sono esistita su un’isola gettata lì in un’insenatura orientale del Mediterraneo. Cipro vive di sfumature di luce gialle e arancioni, e poi di dolci notti. Lo scenario naturale che i miei occhi hanno percepito è stato quindi molto probabilmente più lieve del tuo. Meno ostile.
Esistita..adesso non so quale sia il termine migliore da usare. Nata? Creata? Fate voi. Io so solo di essere stata una statua. Il mio scultore si è così tanto innamorato di me, che qualche sortilegio (*) mi ha poi reso donna (**).
Ma anche io ho avuto i tuoi stessi dubbi, cavernicolo-Alpha. Quando il mio uomo, e mio scultore, mi ha detto che se si fosse ammalato io avrei dovuto avvelenarlo per non farlo soffrire, io mi sono sentita te. Gli obbedisco, recandogli però danno? Non gli obbedisco?
Lui è il mio Pigmalione, lui è ciò che per te è la natura. Lui mi ha creato, come la natura ha creato te. I nostri pigmalioni si divertono forse a innestarci cortocircuiti mentali irrisolvibili? Oppure dobbiamo andare avanti nella lettura per –se non risolverli– esaminarli meglio? Imparare a leggerli in filigrana?
(*) Intervento divino? Flussi di energia provenienti da esopianeti? Non lo so. Non lo sappiamo.
(**) Ho scelto, sulla pagina iniziale, di rappresentarmi come mi ha dipinta Gérôme. Ma molti altri si sono appassionati alla mia storia. Ad esempio, Normand ha pensato a me mentre il mio scultore mi osservava prendere vita. E Burne-Jones ha posto lui, e una rosa, ai miei piedi. Condivido con voi qui questi due dipinti :)